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23 Set 2022 | aggiornato il: 23 Set 2022

Fossa Imhoff e impianto di depurazione: le differenze

Se abitate in una casa che non è allacciata alla rete fognaria, ci sono diverse soluzioni che possono fare al caso vostro per lo smaltimento delle acque nere o acque reflue.

 

Partiamo dicendo che moltissime abitazioni in Italia non possono essere allacciate alla rete fognaria per diversi motivi.

 

In primo luogo, un’abitazione può e deve essere allacciata alla rete fognaria comunale se dista 200 metri o meno dalla fognatura più vicina. Vengono escluse però le case che presentano ostacoli di grande natura per l’allacciamento, che prevederebbero un’opera troppo dispendiosa per superarli, come ad esempio fiumi, torrenti, tunnel o autostrade. A tal proposito potete leggere la legge ufficiale all’interno della Gazzetta Ufficiale.

 

Se la vostra abitazione rientra all’interno di uno dei casi descritti, dovrete per forza di cose scegliere una soluzione alternativa.

 

Scopriamo insieme, all’interno di questo articolo, le soluzioni che riguardano la fossa Imhoff e l’impianto di depurazione delle acque reflue, vedendo insieme le differenze, i pregi e i difetti.

 

La fossa Imhoff

La fossa Imhoff è un tipo di fossa biologica che presenta una peculiarità rispetto al modello di base. È costituita da due parti: una vasca superiore e una vasca inferiore, che comunicano tra loro. Le sostanze di scarico arrivano nella vasca superiore, dove avviene così la sedimentazione.

 

Un’apertura collega le due vasche, in modo che i liquidi possano scendere nella seconda vasca per la digestione anaerobica. È presente una paratia paraschiuma, il refluo che viene chiarificato rimane “fresco”, conferendogli un basso valore settico, che permette così di poterlo trattare semplicemente e sfruttarlo per la subirrigazione.

 

I pregi di questo tipo di soluzione sono sicuramente il costo, che può variare, a seconda delle dimensioni della fossa, dai 700 € ai 3.500 €.

 

Esistono però alcune controindicazioni. Questo tipo di fossa ha l’effetto collaterale di produrre un cattivo odore nei pressi dell’abitazione, rumore nella fase di chiarificazione delle acque, nonché le acque parzialmente purificate vengono disperse nell’ambiente.

 

L’impianto di depurazione

In questo caso parliamo di una soluzione ben diversa dalla precedente. Si tratta di un vero e proprio impianto di smaltimento delle acque reflue domestiche, di cui potrete leggere i dettagli in merito al funzionamento specifico sull’articolo linkato poco fa di Dorabaltea.com.

 

Questo impianto, per sintetizzare la parte tecnica, permette di raccogliere le acque reflue, depurarle totalmente e convogliarle per l’utilizzo per scopi irrigui dell’agricoltura.

 

L’impianto di depurazione è così un’ottima soluzione dal punto di vista ambientale, in quanto contribuisce a fornire acqua per uso agricolo e limita l’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche, che negli ultimi tempi sta causando uno stato emergenziale in Italia.

 

Questa soluzione di tipo green, mettendola a confronto con la precedente, presenta alcuni pregi e un piccolo difetto.

 

Installando l’impianto di smaltimento delle acque reflue domestiche potremo evitare di avere cattivi odori e rumori nei pressi della nostra abitazione.

 

La piccola controindicazione è che ha un costo lievemente maggiore rispetto alla fossa Imhoff descritta in precedenza.

 

Il consiglio che vi diamo è sondare questa alternativa alle fosse biologiche e ai pozzi neri, perché è in grado di fornire parecchi benefici all’abitazione e all’ambiente nel contesto italiano.

written by Redazione

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