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25 Feb 2025 | aggiornato il: 4 Mar 2025

Quanti anni ci vogliono per comprare casa a Torino?

Torino è una città che, negli ultimi anni, è finita più volte al centro dell’attenzione nelle discussioni tecniche relative al mercato immobiliare in Italia.

 

Il principale motivo è legato al fatto che, a fronte di un caro case esponenziale a Milano, evenienza che, di fatto, ha dato un colpo di spugna all’accessibilità del mercato immobiliare meneghino da parte del ceto medio, tantissime persone, anche dirigenti d’azienda, hanno scelto di acquistare casa a Torino pur lavorando sotto la Madonnina.

 

Archiviato il periodo complesso dell’inflazione alle stelle che ha visto, come reazione fisiologica, i tecnici BCE aumentare i tassi e rallentare notevolmente l’acquisto di nuove case, è naturale chiedersi quanto tempo è necessario, nel 2025, per comprare casa sotto la Mole.

 

A rispondere a questa domanda ci ha pensato un recente sondaggio, curato dagli esperti del Crc (acronimo per Centro di Formazione e Ricerca sui Consumi) e da Assoutenti.

 

Con i prezzi delle case che, a livello nazionale, dal 2019 sono stati interessati da un aumento del 16,1%, comprare casa è, per un ampio numero di lavoratori, un vero e proprio miraggio.

 

Numeri alla mano, con lo stipendio medio di un operaio sono necessari più di 11 anni per diventare proprietario di un appartamento di 80 metri quadri. Per un impiegato, invece, si parla di una media di dieci anni.

Il caso di Torino

In un momento economico in cui si sta cominciando a vedere uno spiraglio di miglioramento della situazione del mercato immobiliare lato accessibilità – a dimostrarlo ci pensa il fatto che, nel corso del mese di gennaio di quest’anno, i tassi applicati dalle banche sono stati interessati da una blanda riduzione, arrivando al 3% – la situazione a Torino si dimostra in perfetta linea con la media nazionale.

 

Con un prezzo medio al metro quadro di 2500 euro, sotto la Mole ci vogliono, se si percepisce uno stipendio medio da operaio, 11 anni di lavoro per acquistare un trilocale di 80 metri quadri.

 

Il confronto con Milano è impietoso a sfavore del capoluogo lombardo: qui, per diventare proprietario di un appartamento di dimensioni medie, un operaio ha bisogno di mettere in campo oltre 23 anni di stipendio.

 

Tornando al caso di Torino, è degna di nota la situazione dei dirigenti che, sempre in linea con la media nazionale, devono accantonare circa 4 anni di stipendio per comprare un appartamento di 80 metri quadri.

 

Chi percepisce un reddito alto, ha ovviamente maggiori possibilità di accedere al mercato immobiliare di lusso che, a Torino e in altre grandi città d’Italia, ha rappresentato, per il settore, un prezioso sostegno nei momenti complessi degli ultimi anni.

Mercato immobiliare di lusso a Torino: dove investire

Investire in immobili di lusso a Torino, se si hanno uno stipendio sufficientemente alto e delle sostanze economiche da parte, può rivelarsi una scelta vincente.

 

Parliamo dopotutto di una città polo industriale senza eguali a livello nazionale, nonché di un distretto food famosissimo e di un centro urbano che ospita alcuni dei musei più importanti a livello nazionale e non solo in ambito storico e cinematografico, con tutto quello che ne consegue dal punto di vista degli eventi.

 

Guardando al contesto cittadino, si può notare una situazione di particolare fermento, con un focus sulla richiesta di tagli di estensione importante, attorno ai 200 metri quadri, in zone come quelle di Via Roma e Piazza San Carlo, nel pieno della storia sabauda.

 

Molto spesso, proprio per via della storicità degli immobili, può essere necessario ricorrere a interventi di modernizzazione rivolgendosi a un architetto a Torino, possibilmente a uno studio con in portfolio numerose case history di riqualificazione energetica, aspetto nei prossimi anni cruciale considerando l’approvazione della direttiva UE EPBD, ed estetica (in quest’ultimo caso, a Torino e non solo, vanno tantissimo gli spazi in cui viene valorizzata la luce naturale, attraverso, per esempio, grandi vetrate).

 

L’impegno potrà però essere ripagato dall’interesse, sempre molto alto, verso gli immobili anche premium di una città elegante, che ha segnato la storia d’Italia.

written by Redazione

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